Speciale elezioni politiche 2022 / Le proposte Cna

Cna ha incontrato i leader nazionali dei Partiti

Antonio Tajani (Forza Italia), Matteo Salvini (Lega), Enrico Letta (Partito Democratico), Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle), Carlo Calenda (Azione), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia)

Cna ha incontrato i leader nazionali dei Partiti

Cna ha invitato a un faccia-a-faccia i leader politici italiani in vista del voto del 25 settembre nell’auspicio di una legislatura a misura anche degli artigiani e delle piccole imprese.

Questi sono stati gli esiti degli incontri nella sede nazionale Cna col Presidente Dario Costantini e il Segretario generale Sergio Silvestrini:

Antonio Tajani, Forza Italia

“Nemmeno noi vogliamo che l’Italia continui a giocare in difesa, perché crediamo che gli artigiani, le micro, le piccole e medie imprese italiane rappresentino l’ossatura del nostro Paese, perché crediamo che abbiano permesso al nostro Paese di resistere a queste crisi in serie, perché crediamo che possano tirarlo fuori anche dall’attuale crisi”. Tajani a tal proposito ha ricordato la sua esperienza da commissario europeo all’Industria. A Bruxelles riuscì a far varare una serie di provvedimenti a favore delle piccole imprese (Small Business Act, istituzione di un “mister Pmi”, direttiva pagamenti) dei quali hanno beneficiato le piccole imprese italiane.

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Matteo Salvini, Lega

“Oggi la vera emergenza è l’energia. La mia preoccupazione è che vorrei governare un Paese vivo. È necessario intervenire subito con 30 miliardi. Sono soldi a debito, ma sono come i 180 miliardi spesi per fronteggiare gli effetti della pandemia. Questo è un altro covid. Non ci sono i morti ma rischiamo la chiusura di migliaia di imprese. Quindi è urgente mettere subito 30 miliardi per affrontare i prossimi sei mesi”.

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Enrico Letta, Partito Democratico

Raddoppio del credito d’imposta sui costi energetici, anche sul pregresso; riduzione “shock” del cuneo fiscale e abbandono del sistema di pagamento anticipato dell’Iva sono alcuni dei punti-chiave del programma del Pd. Priorità numero uno, l’energia. Sull’emergenza legata al caro-energia, Letta riconosce: “Non si può aspettare. Servono decisioni immediate, che hanno bisogno di una copertura europea”. Il Pd è per abbassare il costo della bolletta energetica delle imprese con “il raddoppio del credito d’imposta, anche per il pregresso, e con l’introduzione di forme di rateizzazione per quel che resta fuori. Per le famiglie, l’istituzione di una bolletta sociale” è la proposta.

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Giuseppe Conte, Movimento Cinque Stelle

“Lavorare insieme nell’interesse del paese che ha potenzialità incredibili”. E Conte ha ricordato la sua partecipazione da presidente del consiglio all’’assemblea Cna del 2019, “un’assemblea stupenda con una scenografia incredibile”. Conte ha ricordato anche il ruolo della rappresentanza nel definire i protocolli per la sicurezza nei luoghi di lavoro durante la fase acuta della pandemia per poi soffermarsi su alcune delle proposte del decalogo della Cna. A partire dal tema dell’energia. “L’autoproduzione da fonti rinnovabili è un elemento fondamentale, tanto più in questa emergenza energetica – ha detto – e poi favorire le comunità energetiche. È una follia non farle e dobbiamo diffondere questa opportunità che può consentire di abbassare le bollette del 35%”.

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Carlo Calenda, Azione

Saldatori, fonditori, carpentieri, cuochi e professionisti del turismo: in Italia ne mancano 524mila. Parte da una delle emergenze più sentite dal mondo delle piccole e medie imprese Carlo Calenda, leader di Azione. La risposta al mismatch da domanda e offerta di lavoro, secondo l’ex ministro dello Sviluppo Economico, “per noi è molto chiara: le persone vanno formate da agenzie private che dovranno occuparsi di raccogliere le richieste delle imprese e formare chi oggi percepisce il reddito di cittadinanza”. Calenda definisce l’emergenza legata al caro-bollette uno “tsunami” e, davanti alla platea di imprenditori, si dice favorevole al nucleare

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Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia

“Il nostro programma in molti punti è sovrapponibile con le proposte della Cna”. “Lavoro e crescita non si fanno per decreto ma li fanno le imprese e lo Stato non deve essere un ostacolo per chi vuole produrre”, ha detto Meloni che ha poi indicato la necessità di un cambio di mentalità, per “ricostruire un rapporto positivo tra lo Stato, le imprese e le famiglie”. “Da anni c’è una caccia al gettito invece che il contrasto all’evasione”. La riduzione delle tasse è necessaria ma con un percorso graduale partendo da una flat tax al 15% sul reddito incrementale rispetto all’anno prima e una estensione del regime forfettario da 65mila a 100mila euro.

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